Spesso puoi leggere o sentir dire che un programma è “crashato”. Ma cosa significa crash in questo senso? Te lo spiegherò usando termini come sempre semplici e molto comprensibili.
La parola “crash”, in inglese, viene usata per intendere due o più oggetti che si scontrano – o, nel linguaggio comune, un incidente stradale. Ebbene, anche in informatica troverai la parola “crash” per intendere proprio un incidente: il crash di un programma o di un sistema operativo, infatti, è una situazione imprevedibile che impedisce al programma stesso di funzionare correttamente, provocando la chiusura improvvisa e forzata del programma o il riavvio del sistema operativo stesso. “Crash” è stato italianizzato e trasformato in un verbo di uso comune, tale “crashare”.
Spesso i crash sono imprevedibili proprio perché vengono originati da precise condizioni della memoria, del sistema e del programma stesso: un programma può crashare per via di un bug durante la sua scrittura, per colpa di un driver di periferica non funzionante, per colpa di un banco di memoria RAM non funzionante, per colpa di un malfunzionamento del sistema operativo o per tantissimi altri motivi. Qualche volta i crash dei programmi possono essere semplicemente riavviando il computer; potresti dover inoltre fornire il tuo feedback a chi ha sviluppato il programma per fargli risolvere il malfunzionamento improvviso.
Il “simbolo” del crash più famoso del mondo è la BSOD, cioè la schermata blu che compare quando a crashare è il sistema operativo Windows.
Curiosità: anche le app sui sistemi operativi di smartphone e tablet, come Android e iOS, possono crashare; in tal caso si parla però di “chiusura forzata” dell’app.