Dai giornali alla rete, ai giorni nostri si parla sempre più di cyberbullismo. Ma cosa significa cyberbullismo? Te lo spiegherò in parole molto semplici.
Il cyberbullismo, come ti spiegavo prima, è un fenomeno di cui purtroppo si parla sempre di più. Leggendo attentamente la parola puoi già immaginarne il significato: si riferisce infatti alla violenza psicologica con cui chi pratica la rete può danneggiare altre persone, un po’ come succede nella vita reale di tutti i giorni. Il cyberbullismo è molto diffuso tra i ragazzi in età adolescenziale, tuttavia non posso dirti che riguardi soltanto loro.
I cyberbulli (ossia coloro che praticano questa bruttissima forma di violenza e prepotenza) usano Internet – ed in particolare i social network – per attaccare le vittime scelte e riempirle di insulti, tormentarle o parlare di loro usando parole sicuramente non belle. Molto spesso il cyberbullo conosce la sua vittima o le sue vittime dal vivo e può non usare la sua vera identità, comportandosi esattamente come un troll. I cyberbulli possono anche fare branco ed attaccare tutti insieme una sola vittima.
Quello del cyberbullismo è un problema che riguarda tutti, da chi lo pratica a chi purtroppo ne è vittima: ai giorni d’oggi avere un accesso ad Internet e procurarsi una falsa identità è alla portata di tutti e, se non si è ben educati all’uso di questo potentissimo mezzo di comunicazione, cadere nella tentazione di danneggiare un compagno, un amico, un conoscente o un parente per il solo gusto di farlo è fin troppo facile.
Oltretutto, le vittime di cyberbullismo spesso sono ragazzi (ma non solo!) particolarmente sensibile: sfortunatamente al giorno d’oggi non è insolito sentire di persone che hanno posto fine alla propria vita o che hanno provato a danneggiarsi nella speranza di uscire da questa persecuzione. Il cyberbullismo viaggia purtroppo di pari passo con Internet ed è un fenomeno che si è diffuso ancor di più da quando l’accesso alla rete è alla portata di tutti. Con questo però non voglio dirti che Internet sia il male: resta comunque un mezzo potente ma che, come tutte le cose, deve essere usato con un’adeguata educazione e moderazione.
Sei un bambino? Se qualcuno ti perseguita su Internet, ti insulta, ti rivolge parolacce, ti provoca brutte figure o in qualsiasi modo ti mette a disagio, parlane immediatamente con un adulto: lui saprà come difenderti e come punire chi ti fa del male.
Sei un adulto? Fai molta attenzione ai comportamenti di tuo figlio o di tutti i bambini/ragazzi con cui hai a che fare: se noti comportamenti strani, rifiuti ad andare a scuola o uscire di casa senza motivo apparente o situazioni che comunque non ti convincono non esitare ad indagare, perché potresti avere a che fare con una vittima di cyberbullismo. Al contrario, se dovessi renderti conto che tuo figlio è invece un cyberbullo, non esitare un attimo a fargli capire, anche punendolo, che ciò che fa è estremamente sbagliato. Inoltre cerca di scoprire l’identità delle sue vittime e contatta i loro genitori, parenti o tutori.