Se hai letto o sentito questa parola e sei qui, vuol dire che sei curioso di sapere cosa significa hub. Quale occasione migliore per spiegartelo in modo semplice?
Un hub di rete
Questa volta lasciamo perdere il significato inglese di “hub” perché ti confonderebbe solo le idee e andiamo dritto al sodo! In informatica esistono principalmente due tipi di hub: l’hub di rete e l’hub USB. Entrambi hanno a che fare con la trasmissione dei dati. Anche se condividono il nome e apparentemente sembrano simili, questi due aggeggi hanno compiti piuttosto diversi; inoltre è molto più probabile che nella tua vita tu abbia usato un hub USB anziché un hub di rete! Adesso bando alle ciance e passiamo alla spiegazione.
Un hub di rete, come quello che vedi nelle immagini di fianco, è una specie di “scatoletta” con diverse porte Ethernet a cui vanno connessi i computer o i dispositivi dotati di scheda di rete con filo. Senza scendere nei particolari, ti basta sapere che l’hub di rete più comune serve a trasmettere i dati che uno dei computer connessi invia usando la porta Ethernet verso tutti gli altri. Puoi immaginare un hub e ciascuno dei suoi computer connessi come la stanza in cui si svolge una riunione: se uno parla (il computer che invia dati), tutti sentono la voce (gli altri computer connessi)!
L’hub USB è abbastanza diverso: anche qui stiamo parlando di una scatoletta sulla quale, però, puoi trovare un cavo USB (che ti permette di collegarla al computer) ed un certo numero di porte. A cosa serve? Semplice: a permetterti di collegare più dispositivi USB usando una sola porta!
Un hub USB
Per capirci, un hub USB svolge più o meno lo stesso compito di una multipresa: può trasformare una sola entrata in entrate multiple. Oggi come oggi, alcuni hub USB hanno a corredo anche un lettore di schede.
Devi comunque fare attenzione: per una questione di elettricità, ti conviene non collegare molti dispositivi insieme su un hub USB: siccome l’alimentazione arriva in fondo da una sola porta, questi potrebbero non funzionare correttamente.