IRC è il “papà” dei moderni Messenger, WhatsApp, Telegram e compagnia! Cosa significa IRC? Te lo spiego in questa definizione.
IRC è una sigla che arriva dall’inglese e che sta per “Internet Relay Chat”. Si tratta (perché si, esiste ancora!) di un servizio che ti permette di chattare con altre persone usando Internet. IRC è basato su un modello client server: il tuo programma dovrà collegarsi al server IRC per poter chattare con altri utenti collegati allo stesso server (o alla stessa rete di server). Tra i programmi client più conosciuti ci sono mIRC (per Windows), Textual (per macOS) o XChat per Linux.
Per unirti ad IRC dovrai scegliere un nome utente, formato da numeri, lettere e trattini, ed un canale di chat in cui parlare con altri utenti – anch’esso composto da numeri, lettere e trattini e preceduto da un cancelletto (#); ad esempio, per essere sicuro di parlare con utenti italiani puoi collegarti al canale #italia. Un canale di chat può essere pubblico, privato, riservato ai soli invitati o protetto da password. Quando entrerai in un canale, potrai leggere tutto ciò che gli altri utenti scrivono su quel canale e rispondere a tua volta. Se vorrai, potrai anche parlare in privato con altri utenti in chat singole, sia attraverso il server che P2P (in tal caso la chat viene chiamata “DCC”).
In un canale puoi trovare anche utenti “speciali”: gli operatori (il cui nick è preceduto da una chiocciola) che possono cacciarti provvisoriamente (kick) o definitivamente (ban) dal canale se ti comporti male, impostare il tema di discussione, decidere il numero di utenti, rendere un canale ad invito o proteggerlo con una password; i semi-op (il cui nick è preceduto da un %) si occupano invece di tenere attivo il canale; infine, gli utenti voice (il cui nickname è preceduto da “+”) possono avere privilegi da operatore, ma dovranno usare un bot come op o semi-op per esercitarli.
Oggi come oggi IRC esiste ancora ma, per quanto riguarda le chat, è stato soppiantato da sistemi più “moderni” come MSN (ora non più esistente), Messenger, WhatsApp o Telegram (i cui gruppi e canali ricordano molto IRC); IRC resta comunque il canale di comunicazione preferito da alcune comunità di programmatori, sviluppatori hardware e in generale veterani del settore informatico. D’altra parte, soprattutto grazie alla possibilità di instaurare collegamenti P2P e di scambiarsi file, i bot in alcuni canali IRC possono essere usati per distribuire file (spesso pirata); ti ricordo che scaricare materiale protetto da copyright, anche in questo modo, è completamente illegale!
Sei un bambino? Non collegarti alle reti IRC se non sotto la stretta supervisione di un adulto: potresti imbatterti in personaggi tutt’altro che affidabili, protetti dal fatto di non dover rivelare la loro identità e di non essere facilmente rintracciabili.
Sei un adulto? Anche se relativamente poco usata, la rete IRC non è tutta rose e fiori: potresti imbatterti in persone che tentano di inviarti virus, ransomware o altri tipi di minacce o, ancora, in malintenzionati che provano ad ottenere la tua fiducia per impossessarsi dei tuoi dati personali. Fai molta attenzione, soprattutto se è la tua prima volta su quelle reti!