Parlando di smartphone avrai sicuramente sentito la parola OTA. Oggi questa pratica è diventata un’abitudine, ma non sempre è stato così. Cosa significa OTA? Continua a leggere per scoprirlo!
Mi odieresti se ti dicessi che, ancora una volta, abbiamo a che fare con una parola che arriva dall’inglese? OTA è infatti l’abbreviazione di over-the-air, ovvero “attraverso l’aria”. E’ una parolina che avrai sentito sicuramente di fianco alla parola “aggiornamento”: un aggiornamento OTA, infatti, è un aggiornamento del sistema operativo (tipicamente dello smartphone o del tablet) che puoi installare tramite Internet, quindi in modalità senza fili e senza affidarti ad un computer o a complesse procedure.
Mi dirai che per te è sempre stato così e che hai sempre aggiornato il tuo telefono tramite Internet, dunque per te dire “aggiornamento” e dire “aggiornamento OTA” è esattamente la stessa cosa. Non sempre è stato così! Molto tempo fa, soprattutto per quanto riguarda Android, per aggiornare il sistema operativo c’era bisogno di complesse procedure che potevano essere eseguite soltanto connettendo il dispositivo al computer. Queste procedure dovevano essere eseguite da degli esperti, altrimenti il dispositivo poteva rompersi e diventare inutilizzabile.
Oggi, per fortuna, ciò è cambiato: basta Internet, qualche tap, un po’ di batteria residua e seguire delle semplici istruzioni. Niente più fili, né pratiche complesse, niente di niente. E’ proprio questo il bello degli aggiornamenti OTA! Sarà il tuo stesso dispositivo ad avvisarti che ci sono aggiornamenti disponibili e a guidarti nell’installazione.
Devo però avvisarti: non tutti gli aggiornamenti vanno a buon fine e, qualche volta (molto raramente in realtà), potresti perdere i tuoi dati. Ti consiglio quindi di creare un backup dei file importanti prima di aggiornare in modalità OTA!
Curiosità: oltre che per smartphone e tablet, gli aggiornamenti OTA vengono usati anche per dispositivi di automatizzazione per la domotica, computer di bordo delle automobili e, in generale, componenti complesse della IoT.