Hai letto la scritta RPM nelle specifiche del tuo disco rigido ma non sai a cosa si riferisce? Scopri cosa significa RPM nelle seguenti righe.
RPM è la sigla inglese di “Revolutions Per Minute”, che tradotto in italiano significa rotazioni per minuto o giri al minuto. Questo termine (usato spesso in automobilismo) trova spazio anche in informatica per indicare la velocità di rotazione dei piatti all’interno di un hard disk.
All’interno di un hard disk sono presenti dei piatti magnetici, su cui scorre la testina che scrive i dati che immagazzini ogni secondo in cui il PC resta acceso. La memorizzazione dei dati con la testina è casuale, ma il controller del disco sa esattamente dove recuperare ogni frammento di file salvato.
Per poter scrivere più velocemente i dati il piatto magnetico deve ruotare più velocemente: maggiori sono i giri al minuto del piatto, maggiori saranno le performance in scrittura e lettura del disco; di contro maggiore sarà la rumorosità, infatti i piatti che girano velocemente possono spesso essere uditi anche con l’orecchio seguito dal ticchettio tipico della testina.
Ogni disco fisso ha una sua velocità massima di rotazione, le velocità più utilizzate sono:
Oltre alla velocità di rotazione dei dischi bisognerà tener conto anche di altri fattori per poter giudicare la bontà di un disco fisso rispetto all’altro.
Il parametro RPM non è presente nel caso degli SSD perché questi ultimi non hanno piatti che girano all’interno, sono completamente silenziosi visto che salvano i dati su memorie NAND.