“E’ virale? Chiama il dottore!”
Sono queste le simpaticissime parole con cui una nota pubblicità ci fa conoscere questo concetto. In realtà la parola “virale” è sempre più usata sia in rete che non!
Veniamo a noi: qualcosa (che sia un articolo di giornale, un’immagine animata o ferma, un video, un suono o altro) viene detta virale quando inizia a diffondersi in modo molto rapido in rete, venendo quindi condivisa o usata da molte persone. Di solito un contenuto virale ha anche un significato o un messaggio da darci; in molti casi, però, qualcosa diventa virale anche se è estremamente bella, simpatica o, perché no, ridicola.
Vuoi un esempio? Recentemente è diventato virale il disegno animato di un piccione un po’ pazzo, così come per molto tempo è stato virale il video YouTube di Piko Taro “PPAP” (Pen pineapple apple pen): entrambe le cose hanno ricevuto milioni e milioni di condivisioni e sono state diffuse sui social network, nei sistemi di chat come WhatsApp e in tantissimi altri luoghi!
Perché si usa la parola “virale” per intendere qualcosa di molto diffuso e usato? Semplice: quando prendi il virus dell’influenza e vivi in casa con i tuoi parenti, è molto probabile che il virus si diffonda e “attacchi” anche loro. Allo stesso modo, se vedi un filmato bello è molto probabile che lo condivida anche tu, e così via per chi vedrà il filmato da te, esattamente come farebbe il virus dell’influenza!
Sei un bambino? Se non capisci cosa significa un video, un’immagine o un testo virale, chiedi ad un adulto: sarà darti sicuramente spiegazioni!
Sei un adulto? Occhio alla condivisione dei contenuti virali: dietro un contenuto simpatico, qualche volta, si cela un messaggio sbagliato o addirittura una bufala. Stai davvero molto attento: cascarci è un attimo!